Gli inizi
L’anno 1952 Villa Musone era ancora una piccola borgata. Due file parallele di case e casette, ai lati della via Cameranense, al di sotto del livello stradale e intercalate da ampie macchie di verde agricolo, ne costituiva tutta l’ossatura.
La guerra era finita da otto anni, ma le ferite da essa prodotte tardavano a rimarginarsi.
Molti lavoratori, giovani e padri di famiglia, partivano ancora per la Francia, la Germania o le miniere del Belgio in cerca di un lavoro che qui non era facile trovare.
Il cosiddetto miracolo economico degli anno ’50 da noi tardava ad arrivare.
Il clima politico e sindacale era molto caldo: tutto era in fermento.
In questo contesto, per l’intraprendenza e la lungimiranza del parroco, Padre Silvio Ponte, unite alla volontà di un gruppo di uomini di Azione Cattolica, alla fine di maggio sono nate le ACLI a Villa Musone.
Ma come in tutte le cose e in ogni epoca, ad un periodo di ascesa segue sempre un periodo di stasi o di discesa. Così è stato anche per il nostro circolo.
Una crisi che pur avendo ridimensionato il numero degli iscritti e le attività esterne, sotto certi aspetti, può considerarsi positiva.
Comincia qui infatti un lungo periodo di riflessione e di riprogettazione più adeguato ai tempi in continua evoluzione.